Quando si parla di SPRING ATTITUDE non si sa mai a cosa si andrà incontro, ma sappiamo bene che ai romani piace fare le cose in grande. Questa volta possiamo dire con certezza che rispetto agli anni passati c’è stato il salto di qualità. Ad una location degna del migliore festival si è aggiunta una line-up d’eccellenza.
Anche quest’anno l’onore di accogliere le circa 4000 persone provenienti da tutta Italia è toccato allo SPAZIO900: Location che, a mio avviso, sfiora la perfezione. Collocato all’interno del palazzo dell’Arte Antica spazio 900 significa 1000 mq di versatilità ed eleganza nel cuore dell’Eur.
La scalinata in marmo già dà l’idea di cosa ci si può aspettare al piano di sopra. Il salone dove è stato allestito il main stage è spazioso e con due scenografiche terrazze adibite a sala fumatori che permettono di mantenere la sala sempre sufficientemente aerata nonostante la mole di persone. L’eleganza dei dettagli fa il resto e se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte qui viene subito catturato dal bagliore del visual e dei laser che si riflettono sul bianco immacolato delle pareti. Il sound system poi, farebbe invidia al migliore dei club, con un suono perfettamente nitido e uniforme.
Il main stage apre le danze con COSMO: il cosiddetto “cantautore del futuro anteriore” che con i suoi remake all’italiana ci fa subito sentire a casa. E’ poi il momento di due nomi che avevamo incontrato solo il giorno prima a Cesena in occasione della rassegna acieloaperto. Stiamo parlando di COM TUISE e successivamente GOLD PANDA seguiti da TEED (totally enormous extint dinosaurs). Figlio di un noto nome dell’università di Oxford fa sentire nelle sue produzioni il peso degli studi classici e della rigida educazione. Un dj set dalle mille sfaccettature che ci fa capire perché questo ragazzo, spesso etichettato come troppo “commerciale”, stia riscuotendo un così grande successo. A chiudere il primo round è il canadese EGYPTRIXX che, musica a parte va lodato e ricordato per l’immenso lavoro di visual che mette dietro a ogni sua produzione.
Che dire della seconda e ultima serata?! Per un’attimo mi è sembrato che tutta Roma si fosse radunata lì per il grande evento. E come biasimarli?! Due live del calibro di JON HOPKINS e FOUR TET non si sentono certo tutti i giorni. Noi ce la prendiamo comoda e arriviamo che il caro JON sta per iniziare la sua performance. La location che il giorno prima lasciava un discreto margine di movimento stasera sembra stringerti in una morsa. Il live inizia e da quel momento è tutto un susseguirsi di emozioni. Sullo schermo partono i meravigliosi video di Open Eye Signal e Collider, figli di musica che sa unire l’oscuro al sublime. Dovrebbe fare da spalla a FOUR TET e invece durante quell’ora si ritrova a reggere i fili di una serata indimenticabile. Si spengono le luci, e giusto il tempo per darci una rinfrescata che, sornione, fa il suo ingresso l’ospite più atteso della serata. A visual spento, l’ultimo singolo ASCII BOT, rilasciato sotto le spoglie di PERCUSSIONS, ci comunica che la ricreazione è finita: il maestro ha iniziato la lezione. Ballano tutti anche la security, e dovunque sguardi compiaciuti si uniscono per acclamare uno tra i più geni della musica elettronica contemporanea.
La serata si chiude sotto il segno della house music: GEORGE FITZGERALD ci accompagna a letto con un sorriso sulle labbra e la promessa che anche l’anno prossimo saremo con voi allo SPRING ATTITUDE FESTIVAL.
Quiet Sunday
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