L’esposizione “The Graffiti. New York meets the Dam” era fra gli eventi segnalati ed in collaborazione con ADE.
Questa esposizione si occupava di esplorare i graffiti come un vero e proprio fenomeno culturale.
Mostra come famosi artisti (writers per essere precisi) di Amsterdam come Shoe o Delta siano stati influenzati da dei super BIG from New York city, come ad esempio Keith Haring, Lee Quiñones, Dondi and Lady Pink.
La mostra è molto particolare e piacevole perché è una mostra dai contenuti speciali e diversi come foto private, oggetti (scarpe usate, giacche di jeans pitturate a bomboletta), sketchbooks ma anche treni in miniatura e la ricostruzione di un piccolo binario dove si poteva sentire in lontananza l’arrivo della metropolitana; metropolitana che è stato l’elemento fndamentale, la tela più famosa ed ambita dei maggiori writers di successo per tutti gli anni ’90 e 2000.
Tutto questo percorso ci porta a delineare meglio come i Graffiti si siano trasformati da fenomeno sociale, di propaganda, di rivolta, da fenomeno di strada a vero e proprio movimento artistico accettato.
“The ‘Graffiti. New York meets the Dam” mostra inoltre come una giovane generazione ha cambiato la scena della strada 30 anni fa; la loro influenza è ancora molto evidente oggi, nella musica, nella moda e nella cultura visiva contemporanea.
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