Ogni volta che sento parlare del Sinatra Club, essendoci nato a poca distanza, non riesco a fare a meno di pensare a tutte le volte in cui ci ho messo piede sin da ragazzino, quando si andava a ballare la domenica pomeriggio, poiché il sabato sera era ancora “roba da grandi”. Ma viale dei ricordi a parte, se si parla della discoteca ferrarese è impossibile non correre subito con il pensiero al suo party più longevo, il Music & Miracles. Più comunemente conosciuto come M&M’s, questa serata ha profonde radici nella storia cittadina sin dai primi anni duemila, quando folle di ragazzi arrivavano da ogni angolo più remoto della provincia per ascoltare i dischi di nomi leggendari come Tony Humphries, Dimitri From Paris, Satoshi Tomiie o Dj Ralf, portando così un po’ di cultura musicale in un angolo di mondo ben lontano dai club delle grosse realtà cittadine. A questo giro di boa è toccato a (Little) Louie Vega impartire una lezione di buona musica. Newyorkese classe ‘65, fondatore insieme a Kenny “Dope” Gonzalez del duo Masters At Work, fondendo insieme generi come hip-hop, jazz e pop latino con il suono dancefloor nato negli Stati Uniti ma esploso poi in Europa, creando così un vero e proprio capitolo nella storia dell’house music. Il suo show durato circa tre ore è stato un viaggio temporale che ha letteralmente attraversato tre decadi, spulciando tra vecchi remix e tracce degli ultimi suoi album, irresistibile come sempre, impossibile stare fermi.
Ma Louie Vega non è stato il solo ad animare la nottata di Pasqua, nelle altre sale del club si sono potuti ascoltare i dischi di Karola Hoffer ed Eternal Entropy del concept party IDA e i dirimpettai Smoka ed Icestain del Booty Love party, oltre al resident Lorenzo De Blanck e al suo ospite Davide Fiorese dell’Urban Klub i quali hanno rispettivamente chiuso e aperto la serata.
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