Tycho @ Estragon 27/10/2017

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
2 November 2017
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Sono passati tre, lunghi anni da quando, Scott Hansen, in arte Tycho, è salito sul palco dell’Estragon di Bologna per incantare il suo pubblico con la sua arte visiva e sonora. Tre anni dopo è proprio da qui che Tycho fa partire il suo nuovo tour mondiale, dall’Estragon di Bologna, segnando il primo dei dieci eventi dell’Express Festival. Noi siamo stati catturati dal suo stile unico, che avvicina il DJing alla performance artistica, forte della voglia di sperimentare e sorprendere.

La cassa toracica di metallo e cemento dell’Estragon ha, anche questa volta, ospitato una marea umana di appassionati e ben presto, con l’ascesa sul palco dell’artista di San Francisco, la struttura ha iniziato a prendere vita, pulsando di vita e di musica, in un alternarsi affascinante di suoni ed immagini. La folla rapita si è lasciata andare con lo sguardo fisso verso la console, ammaliata dal virtuosismo sperimentale di Tycho. Sia i connoisseurs della sua arte che i profani si sono potuti saziare del suo stile multimediale che rappresenta la direzione concreta in cui il mondo della musica deve andare, coinvolgendo tutti i sensi attraverso nuovi, eleganti orizzonti mai sfiorati, lasciandosi alle spalle canoni classici e strutture precostituite.

Tycho, infatti, conscio del percorso radicale della sua arte, parte dalle proprie origini e si concentra nel riproporre pezzi dell’album fulcro della trilogia pubblicata con la Ghostly Inc. Awake, guidando il pubblico attraverso la sua evoluzione musicale ed artistica, fino a regalarci un inedito assoluto. Un regalo al pubblico dell’Estragon per segnare l’inizio del nuovo tour.

L’evoluzione di Tycho messa in scena da sé stesso in cui i brani proposti non sono altro che fotogrammi, istantanee della sua straordinaria maturazione che non può che proseguire e attirare a sé nuove schiere di fan per un artista che è una delle avanguardie della musica contemporanea.

Quando l’artista lascia il palco, il pubblico si disperde, ancora non pienamente conscio del mutamento che un’arte così profonda sta avvenendo dentro di loro. Lo spettatore ne esce arricchito a livello subliminale. Tycho, dal palco dell’Estragon, ha iniettato in lui un concetto che sembrava ormai scomparso: la musica è dinamicità ed evoluzione continua. Non esistono limiti se non quelli imposti dall’autore stesso.

words by Markus Der Romero
pics by Janine Billy

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