Da un paio d’anni circola un nuovo nome tra i locali milanesi. E’ un duo di dj che sta portando una ventata di aria fresca (e quasi mistica) nella scena meneghina. Sono gli Hanumans, Gabriele e Fabio, che oltre a condividere una grande amicizia condividono anche una grande passione per la musica.
Il progetto Hanumans ha poco meno di 2 anni ma ha gia numeri interessanti: sono resident al Sanctuary, hanno due EP all’attivo (entrambi presenti in diverse classifiche internazionali) e stanno per fare un tour europeo. Sono perfetti per UP Next, il format di Polpetta Mag mirato a studiare e proporre i talenti in cui crediamo: quelli che non dormono la notte per suonare o produrre, quelli alla spasmodica ricerca del vinile perfetto o del suono più originale, quelli che affrontano ogni incontro come possibilità di arricchimento.
Ciao ragazzi! Come va ? Dove siete ora?
Ciao Luca! Siamo molto carichi, in questo momento ci troviamo nel nostro studio a prepararci mentalmente per la nostra prossima data con Acid Pauli a Milano. Ovviamente sei invitato.
Ottimo, annoto. Ora, partiamo dagli inizi. Come e quando avete iniziato il vostro percorso musicale? C’è stato qualcuno che inizialmente vi ha supportato?
[eys / Gabriele] La musica è sempre stata un elemento importante della mia vita. A 9 anni cominciai a suonare la batteria, a 12 non riuscivano a staccarmi il compact disk (Fear of the dark degli Iron Maiden, l’ho consumata.) Poi è arrivata l’età dei Festival, quelli famosi, quelli underground e quelli sperduti in mezzo alla natura. Li ho fatti tutti. Non mi interessava il genere.Questo background vario mi ha permesso di apprezzare un ampio range di generi musicali e mi da oggi gli strumenti per spaziare in diversi mondi musicali durante i nostri set. Il più grande supporto è essere capiti e sopportati dagli amici vicini.
[Ramin / Fabio] Tutto è iniziato tempo fa durante un festival del GOB, durante un profondo set di due ore di Acid Pauli. Da quel momento ho deciso di incominciare a fare questo, a cercare di trasmettere le stesse emozioni che lui stesso mi ha fatto provare. Ho iniziato piano piano, studiando e suonando qua e là in piccoli locali, facendo strada un passo alla volta.
Oggi siete un duo, The Hanumans. Come è nato questo incontro e perché? Cosa vi accomuna?
L’amore comune per musica e ricerca ci ha fatto incontrare e unire. Ci siamo contattati sui social e abbiamo deciso di sperimentare un po’, per capire se ci fosse la giusta vibe. Da quel giorno ad oggi siamo cresciuti tantissimo, ci piace sperimentare vari generi, dalla downtempo alla deep house passando per Organic Techno e suoni tribali. Pensiamo che questa “curiosità” sia un elemento fondamentale degli The Hanumans.
Quali sono gli ingredienti fondamentali per crescere artisticamente e affermarsi nel panorama musicale ?
Mah, forse birrette e ga**ja? Scherzi a parte, l’umiltà. Per noi questo è l’ingrediente principale. Poi ovviamente c’è la costante curiosità e sperimentazione. E infine, crederci, crederci sempre, porsi un obiettivo e visualizzarlo.
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Ho messo il vostro nuovo EP in background in ufficio mentre preparavo l’intervista. In meno di 10 minuti, l’ufficio intero si stava muovendo in una sorta di trip collettivo. Colleghi a parte, Festa nel Deserto era in nona posizione best release Beatport e Alzalai sta già scalando le classifiche. Ce ne parlate un po’?
È letteralmente una Festa in mezzo al Deserto, dove il suono non trova confini. Attorno a questo concept nasce e si sviluppa il nostro nuovo EP uscito con Ohxala Records. È stato molto divertente e sfidante lavorarci, abbiamo collaborato con grandi artisti come Purple Tape e la bellissima voce di Juliet in Sufi. Alcuni suoni, come quelli ambientali, sono stati registrati durante i nostri viaggi, con un pizzico di sperimentazione: c’è il rumore di una collana sfregata per ricreare lo snare e un mulino a vento per fare un kick.
Dopo la downtempo organica di Festa nel Deserto è nata Azalai uscita con l’etichetta Tibetania Records, il frutto di una collaborazione (notti su notti in OTB studio) con Purple Tape. Il brano è stato remixato più volte e vanta premiere internazionali come Kosà Rec, Toulouse Rec e Spiritual Nomads. E’ bello, è proprio bello lavorare con artisti, amici e partner di vita.
Qual è stato il momento più importante del vostro percorso musicale?
Il progetto The Hanumans è recente eppure stiamo già vivendo forse il nostro momento più importante. Vedere alcune delle nostre tracce salire in classifica è sicuramente un fattore importante. E incredibile, a volte dovremmo fermarci e renderci conto di quanto sta andando bene.
Cosa ci dovremo aspettare da The Hanumans per questa estate? Quali i next step?
Per quest’estate, abbiamo in cantiere due tracce e un paio di remix che usciranno presto. E sta cominciando il nostro primo tour estivo. Siamo stati due settimane fa a suonare al Sanctuary con il grande Glauco di Mambro per la design week a Milano, e abbiamo anche fatto warm up e chiusura ad Ayamoon, abbiamo suonato a Roma la scorsa settimana e il 16 luglio torniamo a Milano per aprire a Sara Bluma e ad Acid Pauli (Fabio sorride raggiante). Il 21 Luglio saremo al Ride di Milano, il 29 Luglio a Porto Cervo, il 30 a Milano e poi ad agosto ci saranno altre date che annunceremo presto.
Da Settembre poi partirà un nuovo progetto di cui siamo molto orgogliosi e a cui teniamo tantissimo. Sara un appuntamento fisso alla scoperta della musica in una delle tappe culto di Milano. Non vediamo l’ora di annunciarlo!
E noi non vediamo l’ora di capire di che si tratta. Grazie e buon percorso ai The Hanumans!
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